L’Assemblea Congressuale della Federazione Funzione Pubblica della CIDA, al termine dei lavori svoltisi a Roma nella giornata del 31 ottobre scorso, ha riconfermato Giorgio Rembado alla presidenza della Federazione ed ha approvato il documento politico di determinazione degli indirizzi generali.
E’ del tutto evidente – per noi dell’ANP, ma non solo – che l’elezione di Rembado al vertice della Federazione costituisce il riconoscimento dell’operato di chi ha sempre sostenuto con tenacia e coerenza le rivendicazioni della dirigenza pubblica e delle alte professionalità, ottenendo importanti risultati quali, ad esempio, la rottura dell’isolamento contrattuale della dirigenza scolastica con l’istituzione dell’Area Istruzione e Ricerca in luogo della vecchia Area V, nella quale i dirigenti delle scuole sono stati per lunghissimo tempo confinati con i gravi danni – che tutti conosciamo – arrecati alle loro aspirazioni retributive.
L’elezione del Presidente ed il rinnovo degli organi Federali giungono in una congiuntura assai delicata della vita politico-sindacale, rispetto alla quale si rafforzano le preoccupazioni per le criticità del momento – riportate dalla relazione di Rembado introduttiva dei lavori congressuali, e ribadite nel documento finale approvato dall’Assemblea: durata della crisi, repentini cambiamenti politici dagli orizzonti non ben definiti, spinte verso la “decrescita”, frammentazione della rappresentanza sindacale, attacco ai trattamenti pensionistici.
Fronti sui quali la Federazione intende impegnarsi a fondo nel prossimo triennio, ribadendo la rivendicazione della stabilità, imparzialità e autonomia professionale dei dirigenti, attuando la ricerca della massima compattezza sindacale e la realizzazione di una rappresentanza sempre più autorevole e coesa, lavorando per la riqualificazione delle pubbliche amministrazioni italiane.
I lavori dell’Assemblea sono stati contraddistinti da un forte spirito unitario, manifestato anche dal fatto che le candidature di Rembado e degli altri componenti degli organi statutari (Collegi dei Revisori e dei Probiviri) sono state sottoscritte e presentate unitariamente da tutti i rappresentanti legali delle organizzazioni sindacali aderenti alla Federazione.
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